14 Dicembre 2016
Con un interessante intervento ospitato nel blog ufficiale dedicato alla piattaforma cloud di Google, John Song, Responsabile Cloud Computing di HTC ha illustrato come sta migliorando l'esperienza d'uso con le app mobile, ricorrendo alla Cloud Platform di BigG.
HTC fa preliminarmente alcuni esempi descrivendo situazioni tipiche in cui un freeze dell'app o un'interruzione delle connettività dati hanno effetti negativi sull'esperienza di utilizzo. Successivamente sottolinea che:
In HTC ci sforziamo di creare una migliore user experience con le app mobile che realizziamo, come HTC Gallery, Zoe e One M9 Photo Editor. Per contribuire a migliorare l'affidabilità ed a ridurre la larghezza di banda, ci siamo rivolti a Google Cloud Platform come nostra soluzione all-in-one. Di fatto, abbiamo realizzato un nuovo framework per le app mobile basato sulla Google Cloud Platform che ci consentirà di realizzare più app in futuro, in maniera più rapida. Una combinazione di tool - da Google Compute Engine e Google Cloud Storage a Google Cloud Datastore - che ci permettono di produrre una migliore user experience e di consentire agli sviluppatori di realizzare feature migliori risparmiando tempo
Per prevenire gli effetti negativi della disconnessione e l'eccessivo consumo di banda, HTC ha fatto ricorso alla sincronizzazione dei dati tramite Cloud Storage. Quando i dati vengono aggiornati, sottolinea HTC, l'applicazione One M9 Photo Editor invia solo le informazioni relative alla variazione, piuttosto che l'intero pacchetto dati. Lato utente, è possibile accedere ai dati caricati prima dell'interruzione delle connettività. Ad esempio, gli utenti che stanno applicando un particolare filtro alla foto possono continuare a modificarla anche quando viene interrotta la connettività di rete; ristabilita, l'applicazione recupererà le ultime modifiche.
Una connessione di rete stabile è importante sia per offrire all'utente finale un'esperienza d'uso appagante, sia per l'attività dello sviluppo del software e dell'attività di debugging. Grazie alla stabilità della piattaforma Cloud di Google, gli sviluppatori non sono costretti a scendere a compromesi a causa di latenze marcate, circostanza che rende possibile, ad esempio, caricare 10,000 foto tramite HTC Gallery, senza mettere in pausa l'app e senza registrare significativi rallentamenti o prevedere effetti di scrolling delle pagine delle immagini, piuttosto che una struttura della galleria in pagine separate.
Un interessante chiarimento che svela alcuni 'retroscena' delle app sviluppate da HTC e integrate nell'interfaccia utente Sense. Uno degli elementi che hanno consentito al produttore di raggiungere la ben nota stabilità e piacevolezza di utilizzo del software sviluppato in prima persona, quindi, è rappresentato dalla scelta di modellare il backend ricorrendo alla Google Cloud Platform. Una decisione che ha pagato anche in termini di contenimento dei costi IT sostenuti da HTC, risultando più vantaggiosa rispetto allo sviluppo in prima persona di strumenti analoghi.
Commenti
Con questa modalità di upgrade delle applicazioni HTC si dimostra ancora una volta , è come sempre, la più innovativa....la sua situazione non rende merito a questo grande brand...ma sono sicuro si risollevera!!!!
sempre un passo avanti agli altri htc... peccato non navighi in buone acque!
Google Cloud Platform è davvero potente ma, ora come ora, pecca nella poca documentazione. Sopratutto per un principiante è un delirio