HTC Desire 510 è il nuovo smartphone della gamma Desire, un prodotto che si colloca nel segmento dei low-cost e che ha generato un discreto hype, essendo il primo smartphone Android con SoC Qualcomm a 64-bit.

HTC Desire 510 contribuisce, quindi, ad ampliare il catalogo dei terminali Desire, diventato sempre più ricco nel corso del 2014. Basterà il nuovissimo processore a 64-bit di Qualcomm per decretare il successo di HTC Desire 510? Scopriamolo nella nostra recensione.

Hardware, Materiali ed Ergonomia:

Il cuore della piattaforma hardware di HTC Desire 510 è rappresentato dal SoC Snapdragon 410 con CPU quad-core da 1.2 GHz e supporto ai 64-bit. Una piattaforma hardware in grado di offrire anche la connettività 4G LTE, la modalità di ricarica veloce della batteria e la registrazione video in 1080p grazie alla GPU Adreno 306. A completare il quadro intervengono 1 GB di memoria RAM e 8 GB di storage, espandibili mediante scheda microSD.

Un hardware di base che non lascia a desiderare, trattandosi di uno smartphone di fascia entry level, al quale, purtroppo, non è associata la consueta cura costruttiva che caratterizza i prodotti dell'azienda taiwanese. La scocca dotata di backcover removibile, nello specifico, ha manifestato dei fastidiosi scricchiolii, una circostanza che capita molto raramente di riscontrare con gli smartphone HTC.

Anche il form factor dello smartphone presenta degli aspetti migliorabili. i 158 grammi non sono eccessivi in senso assoluto, ma lo diventano in parte rapportando tale valore ad uno smartphone equipaggiato con in display da 4.7". L'impressione generale è quella di un dispositivo non bilanciato in ogni sua parte: mentre il SoC spicca sulle restanti caratteristiche, design e costruzione non offrono quegli standard di qualità tipici dei prodotti HTC.

SCHEDA TECNICA HTC DESIRE 510

Display:

Anche il giudizio sul display non è particolarmente positivo. L'unità integrata in HTC Desire 510 ha una diagonale da 4.7" e una risoluzione pari a 854 x 480 pixel, che restituiscono un valore di densità di pixel pari a 208 ppi.

Non è tanto tale parametro a non convincere, quanto la qualità del pannello, inficiata da angoli visuali non particolarmente elevati che rendono un problematica la visione in modalità landscape, dalla luminosità massima non sufficiente ad assicurare una buona leggibilità in esterna e, per finire, dalla finitura oleofobica abbastanza deficitaria che determina un rapido accumulo di ditate. La riproduzione dei neri non è particolarmente deludente, mentre i colori appaiono un po' troppo saturi.

Batteria, Audio e Ricezione:

HTC Desire 510 recupera sul terreno dell'autonomia. La batteria (removibile) ha un valore di 2100 mAh, sufficiente a coprire l'intera giornata di utilizzo 'stress'. In tale scenario, non è stato difficile tagliare il traguardo di fine giornata con una carica residua del 15%. Lo smartphone può beneficiare, inoltre, delle modalità di risparmio energetico integrate nei recenti smartphone dotati dell'interfaccia Sense 6.0.

La sezione telelefonica non ha prestato il fianco a particolari critiche. La connettività LTE viene gestita bene, l'audio in capsula è buono, un po' meno quello riprodotto dall'altoparlante esterno (non tanto per qualità, quanto per volume massimo).

Il comparto connettività puà beneficiare, inoltre, dell'interfaccia WiFi b/g/n (non di tipo Dual Band) e di un modulo GPS con Glonass che aggancia prontamente la rete di satelliti. Grazie alle modifiche introdotte con le più recenti release di Sense, non sono emersi problemi di connettività con dispositivi Mac durante la connessione in modalità Android file transfer.

Software:

Gli utenti 'Sense addicted' ritroveranno in HTC Desire 510 tutti gli elementi distintivi della popolare interfaccia utente personalizzata da HTC. La piattaforma software preinstallata in HTC Desire 510, infatti, è articolata nella UI Sense 6.0, associata al sistema operativo Android 4.4.3. Nessuna interfaccia 'ibrida' come quella vista nei modelli con SoC Mediatek, ma Sense 6.0 completa.

Temi personalizzabili, Blinkfeed, Zoe Gallery, l'interfaccia della fotocamera, tutto è ripreso fedelmente dalla UI dei recenti smartphone HTC, con le (molte) luci e le (poche) ombre di Sense 6.0. Convincenti le prestazioni del browser, caratterizzate da caricamenti veloci e da una buona interazione con la pagina (digitazione nei campi di testo, pan, zoom, etc.). Poco entusiasmante, al contrario, il client mail a causa dell'assenza di alcune funzioni fondamentali (es. ridimensionamento completo delle immagini) e dell'integrazione dei tasti virtuali a schermo che sottraggono spazio ai contenuti visualizzabili.

Il processore Snapdragon 410 garantisce delle buone prestazioni anche in ambito gaming. Nella prova con Real Racing 3, in ogni caso, non è stato attivato il dettaglio massimo, nonostante la GPU Adreno 306.

Fotocamera e Multimedia:

La fotocamera di HTC Desire 510 integra un sensore da 5 megapixel sprovvisto di autofocus e flash LED. La cam anteriore è formata da una più modesta unità da 0,3 megapixel. L'interfaccia utente è quella propria della UI Sense 6.0, con alcune funzioni in meno legate al tipo di fotocamera (manca ad esempio il tap to focus perchè la cam non è dotata di autofocus).

Nonostante il fuoco fisso ed i conseguenti limiti nell'acquisizione di macro, la qualità degli scatti non è deludente anche in condizioni di luminosità non particolarmente elevata. La principale critica che si può muovere alle foto riguarda la compressione dei file, ma, nel complesso, la qualità è più che accetabile.

Buona anche la registrazione dei filmati che possono essere acquisiti alla risoluzione massima di 1080p, grazie alla GPU Adreno 306:

A chiudere il quadro della multimedialità contribuisce un supporto alla riproduzione dei file video molto completo, che ha consentito di riprodurre senza difficoltà anche i file in formato MKV ad elevato bitrate. Non manca la radio FM, feature che non passa mai di moda.

Conclusioni:

HTC Desire 510 arriva nel mercato italiano ad un prezzo pari a 179 euro, una cifra che appare congrua, in linea teorica, per un device di fascia low-cost. Lo smartphone può fregiarsi del titolo di primo smartphone Android con SoC Qualcomm a 64-bit ed ha generato un discreto hype per tale motivo. Il SoC a 64-bit, tuttavia, non nasconde i principali elementi di debolezza del terminale: design, materiali e display.

Elementi fondamentali, perchè rappresentano il primo biglietto da visita presentato dal prodotto al potenziale acquirente. Come detto, nessuno dei tre convince. HTC Desire 510 resta uno smartphone consigliato agli irriducibili della Sense, che si riconferma un'ottima interfaccia utente.

Voto: 5.9