Nella giornata di ieri il produttore taiwanese ha ufficializzato i dettagli della nuova strategia di marketing HTChange con la quale l'azienda cercherà di migliorare la perception del marchio e la promozione dei suoi smartphone. Un cambiamento nella strategia commerciale di HTC indubbiamente gradito, che segna in maniera ancora più evidente il passaggio dalla filosofia del "Quietly Brilliant" a quella che punta a forme di comunicazione più "aggressive".

L'intensificazione delle attività di marketing è una mossa non passata inosservata agli analisti, che non hanno mancato di effettuare delle valutazioni alla luce delle nuove campagne di promozione del brand e dei prodotti adottate dall'azienda. Tra i vari punti di osservazione delle vicende commerciali di HTC quello collocato nel mercato taiwanese è indubbiamente privilegiato. Di seguito le valutazioni degli analisiti che seguono molto da vicino tale mercato.

Andy Wu, presidente di Taishin Securities Investment Advisory Co, ha commentato in questi termini la nuova strategia di marketing del produttore taiwanese:

HTC ha adottato una strategia di marketing aggressiva quest'anno, ma il mercato è cambiato.  Il "Guerrilla marketing" sulle principali line-up di prodotti era utile e necessario in passato, ma non è abbastanza per creare una forte domanda di cambiamento adesso che il mercato è saturo.

Una strategia di marketing ben realizzata - basti pensare alla recente collaborazione con Rober Downey Jr -  ma arrivata in maniera intempestiva secondo Andy Wu che la ritiene non sufficiente per mutare le sorti dell'azienda in un mercato saturo. Promossa invece la strategia dei prodotti - quella che delinea in concreto le line-up  - per Albert Chen, vice presidente di IBTS Investment Consulting e Co. che, tuttavia, non manca di evidenziare le mutate condizioni del mercato

La strategia prodotti quest'anno è corrette per quanto riguarda il numero di modelli di punta, ma la compagnia ha trascurato il fatto che il mercato degli smartphone di fascia alta è quasi prossimo alla saturazione. HTC si è resa conto che ha bisogno di introdurre più prodotti di fascia media, ma è possibile che le aziende cinesi, in collaborazione con gli operatori telefonici, hanno già conquistato un ampio market share nel mercato interno

Se il marketing aiuta, ma potrebbe non risultare decisivo per migliorare le vendite di HTC su cosa l'azienda dovrebbe allora puntare? Gli analisti tracciano una serie di obiettivi comprendenti:

• Collaborazione con le aziende cinesi nel mercato asiatico. Aziende che possono produrre a costi bassi, mentre HTC risulta penalizzata per l'assenza di canali distributivi e per i costi più elevati
• Puntare alla valorizzazione del brand. HTC è un bran conosciuto a livello internazionale,  che ha acquistato, nel tempo, una notevole credibilità (A tale scopo mira la recente campagna HTChange)
• Riduzione dei costi di produzione (anche grazie alle citate collaborazioni - o fusioni - con aziende cinesi)
• Ampliamento dell'offerta dei midrange

Provvedimenti indubbiamente utili che si collocano in un mercato che diventa sempre più saturo. Albert Chen ricorda che HTC avrebbe potuto evitare le attuali difficoltà se la compagnia si fosse fusa con i venditori di smartphone cinesi nel 2010 e nel 2011, mentre Wu tratteggia in maniera esaustiva l'attuale scenario di mercato:

Prodotti come desktop, portatili, smartphone offrono sempre meno margini ai produttori dopo che il tasso di penetrazione di tali dispositivi ha raggiunto un livello in cui la crescita inizia a decelerare

Troppo tardi per la ripresa di HTC? Noi ci auguriamo naturalmente di no, anche se nei prossimi mesi alcuni dei punti evidenziati dagli analisti (es. il contenimento dei costi e l'espansione del catalogo nella parte media) dovranno essere effettivamente realizzati per consentire ad HTC di essere realmente competitiva in ogni segmento e nei principali mercati.